Ma l’Arte Marziale che pratichi e’ di difesa o di attacco?

Nell’arco della mia vita Marziale questa domanda me la sono sentita porre moltissime volte.

Se anche tu hai questa domanda in questo articolo spieghero’ cosa sono le due fasi, se puo’ esistere una senza l’altra e come convivono nel combattimento.

 

ARTE MARZIALE DIFENSIVA.

“ Ma l’Arte Marziale che pratichi e’ di difesa o di attacco? ”

 

La prime volte che mi sono sentito rivolgere la domanda, rimasi molto basito. Sinceramente all’inizio non riuscivo nemmeno a comprendere cosa mi stessero chiedendo.

Al che chiesi, alla persona che fece la domanda, cosa volesse dire.

 

“So che esistono Arti Marziali di difesa, che servono per difendersi e non per colpire, tu insegni quelle? Perche’ io non voglio colpire”

“Ok ora ho capito, ma prima di rispondere ti faccio io una domanda”

“Le Arti Marziali servivano per preparare i Guerrieri alla guerra e ai campi di battaglia. Giusto?

La mia domanda e’ questa: tu andresti su un campo di battaglia a combattere contro dei Guerrieri che vogliono ucciderti, solo per difenderti dai loro colpi, senza poterli colpire?”

 

Penso che puoi immaginare quale sia stata la risposta alla mia domanda!

 

La prima cosa che devi comprendere e’ che non esistono Arti Marziali che contemplano solo la difesa, non sarebbero Arti Marziali ma Sistemi di difesa. Ma sinceramente nemmeno quelli sono solo di difesa, e piu’ avanti  nell’articolo vedremo anche il perche’.

L’Arte Marziale insegna a combattere, mentre l’utilizzo che ne fai puo’ essere per difenderti o per attaccare, per proteggerti o per aggredire.

Storicamente alcuni Guerrieri hanno combattuto per conquistare dei popoli, mentre altri per proteggere chi veniva conquistato.

 

L’Arte Marziale ti prepara al combattimento, mentre il tuo CODICE MORALE ti guida nel scegliere il giusto motivo per combattere.

 

Cosa sono la fase DIFENSIVA e OFFENSIVA.

Come primo step vediamo cosa vogliono dire le due fasi e che aree del combattimento sviluppano.

 

Il concetto di base del combattimento e’ molto semplice, riuscire a uccidere l’avversario senza essere ucciso.

 

In questo Principio base il Guerriero racchiude il combattimento, dove tutte le azioni che esegue per uccidere rappresentano le azioni offensive, viceversa tutte le azioni che compie per non essere ucciso rappresentano le azioni di difesa.

 

APRI LA MENTE

Se osservi bene la descrizione ho specificato tutte le azioni. 

Questo concetto e’ di fondamentale importanza ed e’ anche una differenza che descrivo nell’articolo – La differenza tra le Arti Marziali e gli Sport da combattimento –

Per chi pratica uno sport di contatto o di combattimento le azioni offensive e difensive si limitano ai colpi ( di braccia, di gambe, entrambe, lotta ecc.) che puo’ eseguire sul ring in base alle regole dell’attivita’ specifica che pratica e alla loro difesa

 

Mentre per un Guerriero va ben oltre al combattimento fisico.

La maggior parte delle volte le sue azioni offensive iniziano prima dello scontro fisico.

 

Per farti capire meglio quello che ti ho appena detto ti faccio due esempi pratici di azioni offensive non eseguite fisicamente, che il Guerriero potrebbe compiere prima di passare fisicamente all’azione offensiva.

 

  1. Il Guerriero prima di compiere un’azione offensiva o difensiva o difensiva agisce sempre sulla tua Attenzione cercando di farla calare ( calo di Intento), di spostarla dal punto nel quale vuole attaccare ( spostare l’Intento ) oppure di attrarre l’attenzione dell’avversario in un punto per attaccarlo nel punto opposto 

( attrarre l’Intento ). Tutte e due le azioni sono spiegate in maniera approfondita nell’articolo che ho scritto – La Finta e l’Inganno nel Combattimento – 

  1. Il secondo esempio di azione offensiva che ti voglio fare, era utilizzato molte volte dagli eserciti sui campi di battaglia per conquistare i castelli, quando il Re si difendeva dietro le mura con il suo esercito. Una delle strategie più utilizzate  dai conquistatori per indebolire gli avversari era quella di circondare la fortezza per isolarla, impedendo in questo modo il rifornimento del cibo e dell’acqua agli avversari. Con questa strategia offensiva puntavano a indebolire l’esercito avversario per poi attaccarlo nel momento in cui la fame e la disidratazione avrebbero diminuito le loro capacità di difesa e di attacco.

 

Come puoi ben capire le due fasi del combattimento iniziano prima dello scontro fisico.

 

QUELLO CHE NON SI VEDE

Negli articoli che ho scritto in precedenza ti ho parlato delle Azioni Visibili e delle Azioni non Visibili che compio un Guerriero durante il combattimento. E come esse determinino le Azioni Visibili.

Anche in questo caso il Guerriero compie delle Azioni non Visibili, dentro di sé ( lavoro Interno ) e quindi non visibili esternamente, mentre attacca o si difende dai colpi dell’avversario. – leggi anche La Finta e l’Inganno nel Combattimento – 

 

Ora vediamo quali sono.

 

PREMESSA

Per capire bene come gestisce un Guerriero le due fasi del combattimento, devi comprendere come si studiano e si apprendono le Arti Marziali, altrimenti la comprensione della difesa e dell’attacco sarebbero solo parziali.

 

Maggior CONSAPEVOLEZZA

Lo studio e l’apprendimento delle Arti Marziali, come per tutte le attività nelle quali si utilizza il corpo e il movimento Fisico ( Yoga – Danza – Tai Chi, ecc.. ), avviene dall’Esterno verso l’Interno.

 

Cosa vuol dire?

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